Gli addetti ai lavori del settore Hospitality sono soliti fare una distinzione importante tra turismo interno e turismo domestico.
Il turismo interno è il flusso turistico interno a una Nazione dato dall’insieme dei turisti residenti in Italia e dei turisti provenienti dall’estero, sia Business sia Leisure. Il turismo domestico invece, è una fetta del turismo interno, costituito soltanto dai residenti in quella Nazione che si spostano all’interno del territorio nazionale a scopo Leisure o Business.
La distinzione tra le due tipologie è importante per comprendere chi sono gli ospiti tipo di una struttura e quali sono le esigenze dell’una e dell’altra categoria di utenti, quali le mete preferite e quali gli scenari futuri, soprattutto in un periodo tanto incerto per il comparto turistico come quello che stiamo vivendo a causa dell’emergenza da Covid-19.
A causa del Covid-19, infatti, il settore turismo ha subìto una forte crisi e un notevole rallentamento. Numerosi voli sono attualmente sospesi o alcuni possibili spostamenti necessitano di successivi giorni di isolamento, di un tampone prima e dopo le partenze.
Fino al 15 febbraio 2021 sarà ancora possibile viaggiare verso alcune mete dell’UE per mero turismo leisure, come verso i Paesi Europei di categoria C. Altre destinazioni sono, invece, raggiungibili solo per motivi di lavoro o altre urgenze.
Gli spostamenti tra regioni italiane sono omentaneamente limitati a causa dell’emergenza da Covid-19.
È possibile muoversi a seconda dei colori assegnati alle regioni per motivi di necessità come famiglia, salute o se si ha un volo prenotato.
A causa di tali vincoli alcune strutture ricettive, alberghiere e extralberghiere, hanno scelto di rimanere chiuse al pubblico per limitare i costi. Altre, godono di qualche prenotazione di tipo Business e dopo una valutazione di costi e ricavi, hanno deciso di rimanere aperte al pubblico.
Che siano momentaneamente in stand by o attive, molte strutture continuano ad attuare strategie di Revenue Management volte a massimizzare i profitti presenti ma soprattutto futuri.
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Tuttavia, l’emergenza sanitaria ha avuto anche un inaspettato impatto positivo sul turismo interno.
Nell’estate del 2020 l’Italia è stata un meta davvero ambita sia dai turisti stranieri che sono riusciti a raggiungere l’Italia, in minoranza, e che hanno manifestato un enorme interesse verso la nostra penisola, sia dagli italiani stessi per cui il Coronavirus ha rappresentato un’occasione per conoscere meglio luoghi prima, forse, trascurati. Ad esempio bellezze come i Borghi fortificati, le località balneari e di campagna. Meno frequentate, invece, sono state le città d’arte in estate, ancora sofferenti a causa della chiusura dei Musei e dei ristoranti e il poco interesse degli italiani a visitarle durante i periodi estivi.
Quella del 2020 per l’Italia, è stata l’estate del turismo di prossimità, quello più vicino, verde, eco-friendly, perché rappresentata da soggiorni in cui la natura, i paesaggi incontaminati, sono stati veri protagonisti.
Quando si supereranno tali limitazioni, che sconfortano e disincentivano i turisti Leisure, gli italiani probabilmente ricominceranno a spostarsi privilegiando luoghi facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici ma soprattutto con la propria automobile, giudicata più sicura di treni e aerei.
Il turismo domestico rappresenterà un’opportunità per la ripresa del turismo interno.
Un vantaggio del turismo domestico è sicuramente la destagionalizzazione. Infatti, al di là dell’attuale situazione poco libera e spensierata, il turismo domestico permette di lavorare anche in periodi di low season, in cui i turisti stranieri non sono soliti viaggiare e scegliere quella meta. Ciò a favore di numerose attività ricettive, attività commerciali come la ristorazione, aziende di catering, banqueting, trasporti pubblici e privati.
Per esempio, i non residenti sono soliti andare in vacanza nelle città d’arte d’Italia in inverno e primavera, meno d’estate per via del caldo. Le località balneari registrano un aumento del turismo interno d’estate.
I residenti invece, apprezzano le Masserie Pugliesi, le Cascine Toscane anche d’inverno; soggiorneranno per un week-end in strutture raggiungibili in poco tempo; se hanno pochi giorni di ferie, sceglieranno il turismo city break e di visitare le città d’arte anche in periodi di minore occupazione.
Il segmento dei residenti pubblicizzerà tali abitudini come il mare in autunno, la montagna di certe regioni italiane d’estate, e, senza volerlo, trasmetterà all’estero queste “tendenze”. A loro volta, le strutture ricettive e la rete di servizi per il turismo si adatteranno sempre di più alle necessità degli ospiti.
Un’altra caratteristica del turismo domestico è la sostenibilità. I residenti, infatti, scelgono spesso mete che permettono loro di rilassarsi, fare passeggiate a piedi, in bicicletta. Desiderano soggiornare in agriturismi, apprezzare i prodotti enogastronomici della propria terra, provare “trattamenti a firma” delle Spa effettuati utilizzando materie prime tipiche.
In che modo le strutture ricettive possono anticipare la futura domanda?
Gli albergatori e gli host, in previsione di tale possibile e sperata ripresa, dovrebbero cominciare a predisporre una strategia efficace per accogliere al meglio sia gli stranieri che i residenti, anticipando le loro richieste ed esigenze.
In una condizione di miglioramento generale vi sarà, inevitabilmente, un conseguente aumento anche del turismo nazionale.
Il turismo nazionale, infatti, include sia il Turismo Domestico che quello dei residenti verso altri Paesi.
Gli albergatori e gli host dovranno quindi far sì che i residenti restino il più possibile entro i confini del territorio italiano puntando sulla:
- Pulizia
- Qualità
- Sicurezza
- Customer Care
delle loro strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere.
Tali caratteristiche devono essere promosse e comunicate attraverso il proprio sito web e i Social Network.
È consigliabile iniziare ad aggiornare le proprie Pagine Social Business e il proprio Blog con con contenuti accattivanti, sia inerenti alla propria struttura che al territorio.
In questo periodo storico si sognano vacanze, esperienze di viaggio a causa delle limitazioni. Trasmettere un’emozione attraverso articoli, video, fotografie, non è da sottovalutare.
Anticipare le esigenze della domanda significa altresì valutare attentamente le tariffe, valutando le potenzialità delle date future.
No svendita bensì adattamento e flessibilità.
Il potenziale ospite, probabilmente, necessiterà di maggiori garanzie e soprattutto di interfacciarsi direttamente con la struttura, incentivo e opportunità per disintermediare dalle OTA.
Tanti italiani potranno spendere il bonus vacanza fino a giugno 2021, quindi bisogna tenere conto anche di questo, in quanto, da molti è stato richiesto ma poi non è stato speso nel 2020.
Per quanto riguarda l’efficienza e l’operatività della propria struttura, nella scorsa estate 2020 sono stati favoriti servizi automatizzati utili ad evitare assembramenti come il Self check-in, il Room Service, Transfer.
Si è puntato ad intensificare l’housekeeping, sulla sanificazione della camere, delle aree comuni, dei filtri dell’aria condizionata. Numerosi reparti si sono adattati alle nuove regole come il reparto Ristorante, Spa.
In conclusione, sebbene l’attuale situazione di incertezza, basandoci su uno storico di un’estate non così pessima, armandoci di ottimismo, c’è una possibilità che i prossimi mesi possano essere decisamente migliori per il turismo italiano, domestico e interno.
Gli alberghi, i bed and breakfast, gli agriturismi, gli affittacamere, nonostante le difficoltà, non devono smettere di fare Marketing, di investire in campagne utili per farsi conoscere e in Revenue Management, di aggiornare il loro sito web e le loro Pagine Social. Da valutare anche il remarketing sulle cancellazioni avvenute in questo periodo per impossibilità di viaggiare.
È fondamentale sfruttare tutti i canali a disposizione per attirare futuri ospiti, Leisure e Business, senza creare false aspettative, curando sempre l’aspetto umano e qualitativo della propria struttura ricettiva. Puntare sempre di più al valore del proprio personale, prodotto e cura di tutti i dettagli per comunicare e accogliere gli Ospiti in modo impeccabile.
Carlotta Gravina
Carlotta Gravina è Contributor per ExtraPro360. Si occupa della redazione di articoli per ExtraBlog, della gestione della pagina Facebook aziendale e di affiancamento operativo alle attività di Revenue Management.