Il Destination Marketing per il settore Extra Alberghiero

paesaggio umbria, sede di esempi virtuosi di destination marketing

Il Destination Marketing è l’insieme delle strategie, delle azioni, delle tecniche e degli strumenti applicabili affinché un territorio possa valorizzarsi al meglio.

Nel caso del Destination Marketing, appunto, la destinazione stessa diviene il nostro brand.

Per promuovere una destinazione come se fosse un marchio, quindi, è necessario elaborare un piano strategico in cui le attività di digital marketing, i social media, la SEO e il content marketing per il turismo, hanno un peso rilevante. Ma andiamo con ordine.

Primi passi per elaborare una strategia di Destination Marketing

Come primo step bisogna definire l’immagine della località di riferimento costituita da più tasselli:

  • Idea della località già radicata nella mente dei residenti e dei turisti sulla base del passaparola, feedback diretti e indiretti.
  • Heritage del luogo costituito sia da cose fisiche che dall’insieme di eventi tipici, tradizioni, usi e consuetudini
  • Place Identity
  • Insieme delle infrastrutture e dei servizi di una località ovvero Place Personality.

Dopo aver inquadrato i punti di forza e debolezza di una località, si parte da una strategia di tipo bottom up:

  • Definizione delle linee guida per trasformare una località in una vera destinazione turistica
  • Identificare i destinatari della nostra strategia, tutti gli stakeholder, dai fornitori del luogo ai visitatori.
  • Affrontare ostacoli, problemi di tipo burocratico e legislativo.

Lo step successivo è uno dei più impegnativi. Una sorta di Rating territoriale, la misurazione dell’immagine di una località.

  • Numerosi portali suggeriscono la reputatio di un territorio grazie a recensioni e punteggi.
  • Esistono specifici tool fatti ad hoc per tale analisi.
  • I big data sono utilizzati per valutare la reputazione di una località. Possiamo prendere in analisi ,grazie a questi, diversi settori come la ristorazione, il numero dei soggiorni nelle strutture ricettive. Solo in base al traffico preesistente sarà possibile valutare una mirata strategia di marketing.

La scelta dei canali di vendita

Una volta valutato a 360 ° il brand territorio sarà fondamentale scegliere i canali utili per farsi conoscere. Comunicazione B2B e B2C, campagne pubblicitarie, web e social media.

Importante è valutare quanta affinità ci potrà essere tra un’immagine del territorio percepita virtualmente, per sentito dire e la soddisfazione in loco dei visitatori. Altresì è fondamentale analizzare la distanza tra obiettivo e reale soddisfazione degli stakeholder interessati alla promozione.

Quest’anno più che mai in Italia si è assistito ad una valorizzazione che coinvolgesse tutto ciò che potesse essere definibile come Made in Italy, dalle aziende storiche sul territorio, al patrimonio artistico-culturale, promuovendo musei e siti meravigliosi, da nord a sud.

La mission è stata, ed è tuttora, incentivare il turismo di prossimità

Numerose Ota, come Booking, avevano già previsto quale sarebbe stato il trend del 2020 : un turismo dedicato e più interessato a località ricche di potenziale ma ancora poco sponsorizzate e per questo meno affollate.

Focus sui canali di vendita e promozione online delle strutture ricettive: leggi l’articolo!

Internalizzare i servizi di destination management

E’ necessario che una struttura ricettiva metta in conto di mescolarsi in modo efficace con una strategia di marketing di destinazione. Oltre ad internalizzare un servizio di DMC ( Destination Management Company) quindi offrire ai propri ospiti esperienze, tour che possano far apprezzare non solo la struttura ma anche il contesto in cui sorge.

Fare content marketing sui social

Una struttura ricettiva può inserirsi in blog che parlano di una località turistica o sfruttare il potere dei social network.

Lo shout-out per esempio è una tecnica molto utilizzata su Instagram negli ultimi anni. Profili meno seguiti, pagando cifre variabili, richiedono di apparire per qualche ora o giorno su profili di account più popolari sfruttando la loro visibilità.

Se si tratta di strutture extralberghiere, host in portali come Aibnb, è utile provino a fornire ai loro ospiti supporto anche in termini di esperienze sul territorio.

Insomma, il Destination Marketing è necessario sia per una località che per tutti i suoi stakeholder inclusi proprietari di strutture ricettive e i turisti stessi.

Il Destination Marketing efficace è connessione, è una vera e propria rete tra persone.

E’ importante monitorare costantemente la performance di un territorio reperendo statistiche da aeroporti, info point, siti, tour operator.

La mission delle Destination Management Organizations, aziende specializzate in Marketing turistico, è quello di rendere una località più attraente rispetto ai suoi competitors creando dei contenuti accattivanti.

Anche in questo caso, le strutture extralberghiere possono da una parte godere della “pubblicità” di queste ma anche contribuire attivamente alla promozione del territorio.

Strutture extralberghiere situate in località meno bazzicate come l’Umbria quest’anno hanno offerto ai propri clienti tour enogastronomici e naturalistici, incentivando così il turismo sostenibile e verde.

Con la speranza che si continui a sfruttare al meglio quel tesoro prezioso ma anche fragile, da trattare con cura, di nome Italia.

Bruno Strati

Bruno Strati è Founder di ExtraPro360 e Revenue Manager esperto in Gestione Strategica e Operativa delle strutture extra alberghiere.

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